La sigillatura dei solchi
La
sigillatura è una procedura odontoiatrica con la quale vengono
sigillati preventivamente,nei bambini, i solchi e le fossette
occlusali dei denti molari e premolari per isolare i solchi stessi
dall'ambiente circostante al fine di impedire un attacco batterico.
Solchi e fossette |
Solchi e fossette visti al microscopio |
Come si vede,soprattutto nella immagine al microscopio a fianco, i solchi sono talvolta molto sottili e profondi da creare un ecosistema ideale per la proliferazione batterica.
Che
cos'è il sigillante?
Il
sigillante è una resina fluida che penetra nei solchi e nelle
fessure dello smalto, essa viene stesa con una piccola siringa senza
ago e successivamente viene fatta indurire (polimerizzare) con una
lampada che emette una luce particolare. L'applicazione dei
sigillanti è ottimale all'età di 6/12 anni sui solchi dei molari e
secondi molari permanenti, completamente erotti e privi di carie ma
può essere estesa,talvolta in bambini predisposti, anche alle
superfici occlusali dei premolari e per le superfici palatali degli
incisivi e dei canini.
La sigillatura si effettua a tutti i bambini?
Esistono
dei parametri che il clinico utilizza per decidere se un bambino
necessita o meno delle sigillature o meglio se le sigillature sono
piu' o meno utili: la qualità della igiene domiciliare, la
predisposizione alla carie personale e familiare, lo stato di salute
generale e l'alimentazione del bambino stesso, la presenza di solchi
molto pronunciati ecc.
Si
è visto che,nei bambini predisposti alla carie, ai quali vengono
eseguite le sigillature si riduce di molto l'incidenza delle carie
occlusali che rappresentano il 50% delle carie totali; infatti i
solchi e le fossette delle superfici dei denti posteriori
sono le più colpite dalla carie a causa della loro forma anatomica
con profondi “canyon” dove è facile il ristagno di cibi
finemente sminuzzati e triturati terreno di cultura ottimale per i
batteri della carie.
Tecnica
Per
effettuare una sigillatura prima di tutto si deterge la superficie
del dente da trattare con spazzolino e una pasta da profilassi poco
abrasiva; successivamente si lava ed asciuga per bene e a seguire si mordenzala superficie da trattare con un acido ortofosforico per
andare a creare delle microritenzioni nelle quali far entrare meglio
e modellare il sigillante.Esso va a formare un fondo che viene "indurito" grazie all'uso di una particolare lampada che emette luce nello spettro dell'ultravioletto.
Di fondamentale importanza è isolare perfettamente gli
elementi dentari da trattare in modo che la sigillatura vada a buon
fine e duri nel tempo.
La
sigillatura và ripetuta con una frequenza variabile dai 2 ai 4 anni in quanto le resine sigillanti si consumano durante la masticazione.
Prima e dopo la sigillatura |
Dott.Flavio Bellini
Igienista dentale
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