giovedì 10 aprile 2014

Destrimano o Mancino ed eruzione dentaria

Recenti studi  avanzano la teoria  di una possibile influenza della eruzione dentaria con la predominanza destrorsa o mancina della funzione motoria.







In particolare un recentissimo studio (link) è stato evidenziato che se la prima permuta dentale compare o è più precoce nell’emiarcata destra, il bambino tende a essere destrorso. Al contrario, quando la sostituzione inizia nell’emiarcata sinistra, il bambino tende a essere mancino.



Nella valutazione del modello di dentizione è stata effettuata una visita odontoiatrica per determinare il tipo di dentatura (mista o decidua) e l’ordine di eruzione confrontando entrambi i lati. Il predominio di una parte del corpo rispetto all’altra ,cioè lo status di destrorso o sinistrorso  è stato determinato utilizzando i criteri stabiliti da diversi specialisti in pedagogia e psicologia infantile; in particolare per la valutazione della mano predominante è stato utilizzato il metodo di quale mano venisse usata spontaneamente e d’istinto dal bambino per effettuare determinate azioni come tirare una palla o raccogliere un oggetto, cancellare con una gomma, spazzolare i denti, usare il pettine e inserire oggetti in una scatola. Per la valutazione del piede predominante invece sono state utilizzate azioni come tirare una palla per far  goal, recuperare una palla da sotto il tavolo e colpire la palla stessa.

Per la valutazione della lateralità oculare è stato osservato  quale occhio fosse il prediletto dal bambino per guardare attraverso un buco in un foglio o in una serratura. Infine, la valutazione della lateralità dell’orecchio è stata condotta ascoltando da un telefono cellulare.

In definitiva dai risultati di questo studio si può estrapolare che l’ordine di eruzione dentale può essere utilizzato come un ottimo parametro nella determinazione di lateralità motoria del paziente. La lateralità dell’eruzione dentaria risulta fortemente correlata alla lateralità della mano predominante.

Si attendono nuovi studi ed approfondimenti che possano confermare il legame e spiegarne anche alla luce degli aspetti genetici i motivi di questa correlazione.


Dott. Luigi Ziaco