lunedì 30 settembre 2013

Aggiornamenti in tema di scovolini interdentali


Le case produttrici di dispositivi per l'igiene orale domiciliare investono molte risorse nella innovazione per offrire prodotti sempre migliori ed efficienti al fine di soddisfare i bisogni degli utilizzatori. La maggior parte di questi dispositivi hanno pochi ma significativi cambiamenti rispetto ai precedenti ma che facilitano il loro utilizzo e migliorano la efficienza di igiene.


 
Prendiamo in considerazione oggi le novità proposte in fatto di scovolini da tre delle aziende produttrici leader sul mercato.

La TePe è una nota azienda svedese che produce già scovolini originali ed originali extra soft da anni e che ha trovato il successo sia del personale sanitario odontoiatrico che degli utilizzatori per la qualità dei prodotti immessi in commercio.
Ultimamente la TePe è uscita con un nuovo prodotto: lo scovolino angolato.
Questo nuovo tipo di scovolino è angolato per ottenere un accesso eccellente in tutti gli spazi interdentali;la testina snella e angolata facilita l’uso tra i denti posteriori e dall’interno verso l'esterno del cavo orale. Il manico lungo e piatto, inoltre, fornisce una presa ergonomica e rende più facile maneggiarlo.


Tutti i modelli dispongono di un manico colorato in base alla misura, esso è piatto per avere una presa più stabile; variano dal manico lungo di TePe angle al manico corto degli scovolini originali ed extra soft con estensione ed il cappuccio di plastica, che può essere utilizzato per proteggere lo scovolino ma anche come estensione del manico. E' Disponibile in sei misure.

Un'altra azienda molto attiva sul mercato dei dispositivi di igiene è la Curaden che commercializza diversi marchi tra cui la Curaprox
La gamma degli scovolini Curaprox è composta da ben 21 tipi per offrire ampia scelta sia sulla dimensione che sulle forme in base alla tipologia degli spazi interdentali ( ogni misura ha un colore diverso come anche accade per i TePe).

I vari modelli si suddividono in:
curaprox plus cps prime che sono ultra sottili e molto resistenti per gli spazi interdentali più stretti.
curaprox plus cps regular dotati di un'anima metallica resistente molto indicati per spazi interdentali più ampi (pazienti con patologie parodontali e anatomia modificata della papilla) curaprox plus cps soft & implant utili con spazi interdentali ampi, gengive sensibili a causa di interventi come impianti;.
curaprox cps strong & implant che sono lunghi e flessibili molto utili per strutture protesiche complesse, facilmente modellabili e curvabili che vanno a pulire anche le zone più profonde e difficili.  



Infine la IDECO col suo marchio Plakkontrol ha recentemente immesso sul mercato un Innovativo scovolino monouso flessibile, ideale per una pulizia interdentale sicura e piacevole. 
Senza parti in metallo, è particolarmente adatto per asportare placca e residui di cibo dagli spazi interdentali esercitando un’azione massaggiante che stimola la micro-circolazione sanguigna dei tessuti gengivali.

L’anima è realizzata in materiale plastico flessibile e le setole sono morbide in gomma; Plakkontrol Brush & Clean è lo strumento ideale per sostituire l’utilizzo dello stuzzicadenti, un’abitudine del dopo pasto ancora assai radicata, ma potenzialmente pericolosa. 
Le setole di Plakkontrol Brush & Clean, sono realizzate in TPE (innovativo polimero morbido ed ecologico perché riciclabile) sono arricchite con Fluoruro di Sodio, per prevenire efficacemente la formazione della carie tra dente e dente.
A nostro modo di vedere questo ultimo dispositivo è utile in casi particolari quando non possiamo portarci appresso il nostro kit di igiene o dopo un pasto frugale fuori di casa.
Non devono ,comunque, sostituire gli scovolini classici ma essere soltanto un aiuto in caso di impossibilità ad usare i secondi.

Dott. Flavio Bellini
Igienista Dentale



martedì 10 settembre 2013

Prevenzione ed igiene orale in gravidanza

Introduzione

Nel corso della gravidanza tutte le cure prestate alla futura mamma hanno lo scopo di mantenere uno stato di salute ottimale, aumentando così le probabilità che alla nascita il bambino sia sano; è quindi fondamentale  un approccio multidisciplinare, combinando le conoscenze e abilità di diversi specialisti come ginecologi, ostetriche, odontoiatri e igienisti dentali.
Durante i nove mesi di gestazione , oltre alle molte faccende di cui prendersi cura, la futura mamma dovrà salvaguardare anche la salute dei suoi denti e quelli che spunteranno poi a suo figlio.
Fondamentale a tal riguardo è il dedicare un poco piu' di tempo alla igiene orale domiciliare e far attenzione alla alimentazione.





Modificazioni del cavo orale durante la gravidanza

Gli elevati livelli di estrogeni circolanti ,durante la gestazione,causano alcune modifiche della mucosa orale, come ispessimento, aumento della desquamazione e della vascolarizzazione.
La risposta gengivale a quelli che sono i fattori locali – placca batterica, tartaro, ricostruzione e protesi debordanti – risulta alterata facilitando la comparsa di edema, aumento di volume e sanguinamento, sino alla comparsa di forme specifiche di parodontopatia che tendono normalmente a regredire al termine della gravidanza, come la gengivite e l’epulide gravidica.
Queste reazioni gengivali sono osservabili di norma a partire dal secondo mese di gestazione.Tali problematiche sono sovente acuite dal vomito spesso presente nei primi mesi di gravidanza e dall'iperacidità gastrica piu' frequente invece negli ultimi mesi.
Non è provata la correlazione tra pazienti in gravidanza e alterazioni gengivali rilevanti quando vengono messe in atto tutte le misure di igiene orale domiciliare previste e si riscontrano buone condizioni dei tessuti parodontali.

Al contrario, in presenza di modificazioni fisiologiche proprie della gravidanza e di incremento degli ormoni femminili circolanti, le scarse condizioni di igiene orale, che determina la formazione di depositi di placca e tartaro, e fattori locali favorenti, possono aumentare la probabilità di alterazioni infiammatorie a causa dei tessuti gengivali.
Recenti studi hanno evidenziato una stretta correlazione tra la malattia parodontale ed il rischio di parto prematuro probabilmente a causa della azione delle tossine batteriche che possono raggiungere la placenta e stimolare una risposta infiammatoria cronica che a sua volta stimola la prematurità del parto.


La salute orale durante la gravidanza

Durante la gravidanza denti e gengive hanno bisogno di attenzioni particolari.
Lavarsi i denti e usare il filo interdentale regolarmente, seguire una dieta bilanciata e andare dal dentista con regolarità, aiuterà a ridurre il rischio di problemi odontoiatrici che spesso accompagnano la gravidanza.

Importante è il ruolo dell’igienista dentale durante la gravidanza, che deve istruire e motivare ad una corretta igiene orale domiciliare la paziente e a sottoporsi a 3-4 controlli odontoiatrici nell’arco della gestazione, in modo da prevenire la comparsa di patologie parodontali e cariose.
Il nostro Studio ha elaborato un protocollo,in accordo con le raccomandazioni dell'OMS e le linee guida del Ministero della Salute , che prevede visite di controllo periodiche,sedute di igiene professionale personalizzate accompagnate da fluoroprofilassi topica. 



Fluoroprofilassi in gravidanza

L’OMS ha accertato l’importanza di una corretta integrazione di fluoro durante la gravidanza a partire dal quarto mese, ossia da quando nel feto comincia a formarsi la gemma dentale, per rendere più forti e sani sia i denti da latte che i denti permanenti del bambino.
Il fluoro si può assumere dalla gravidanza fino al compimento dei 6 anni da parte del bambino, mediante compresse, disponibili in dosaggi da 0.25 e da 1 milligrammo. Esse vanno prese con le seguenti modalità: durante la gravidanza e l'allattamento al seno, 1 mg al giorno alla madre, dallo svezzamento in poi il bambino dovrà assumere 0,05 mg di fluoro al giorno per ogni chilo di peso corporeo.

Non tutto il fluoro che la futura mamma assume, perciò, arriva al feto. Un’ ampia serie di studi dimostra che su 1 mg di fluoro somministrato alla mamma, quello che arriva al feto è circa un quarto:
  • 0,25 mg attraversano la placenta
  • 0,25 mg si depositano nelle ossa della madre
  • 0,50 mg vengono eliminati dall’organismo materno per escrezione renale, azzerando qualsiasi rischio di sovradosaggio.  
Di conseguenza, il nascituro assume una dose sovrapponibile a quella che comincerà ad assumere dopo le due settimane di età.
Il dosaggio che abbiamo proposto sopra è per le mamme che non assumono fluoro in maniera significativa con l'acqua; se l'acqua assunta contiene fluoro a sufficienza è opportuno non assumerlo sotto forma di integratori perchè potrebbe essere addirittura dannoso.
Il nostro consiglio è , quindi, quello di parlarne col vostro Dentista e con l'Igienista di riferimento per poterlo dosare al meglio.


Conclusioni

Tutte le evidenze sembrerebbero dimostrare, quindi, come un corretto regime alimentare ed un’adeguata gestione della salute orale rappresentino un momento di primaria importanza per la salute, orale e globale, sia della gestante che del prodotto del concepimento.




Dott.ssa Claudia Villeggia