venerdì 10 luglio 2015

Vitamina D in gravidanza e riduzione di carie nel nascituro

E' ormai noto da decenni come una sana e variegata alimentazione materna durante la gravidanza associata ad una assunzione suppletiva di fluoro contribuisca a rendere piu' "robusto" lo smalto dei denti dei nascituri; da alcuni anni si sta pero' indagando anche sull'effetto di altre sostanze nel proteggere maggiormente gli elementi dentari dall'attacco dalla carie.

E' di aprile la pubblicazione di uno studio giapponese da parte dell'equipe del Professor Tanaka sui rapporti esistenti tra l'assunzione di Vitamina D in gravidanza ed la riduzione di rischio di carie nei nascituri.
Lo studio si basa su una analisi prospettica di 1210 coppie di mamme con i propri bambini.Ad ogni singola mamma si è provveduto a registrare tutte le abitudini alimentari e comportamentali durante il periodo gestazionale invi compreso i quantitativi di Vit.D assunta. I bambini sono stati poi seguiti fino ai 36-46 mesi di vita andando a valutare il numero di carie e/o otturazioni presenti al momento della visita. 
Di questi 1210 bambini il 22.1% ha sviluppato una o piu' carie.
Dalla comparazione tra i quantitativi di Vit. D assunti da parte delle madri in gravidanza e le carie riscontrate nei bambini si è evidenziata una stretta correlazione inversa: a maggior quantitativo di vitamina assunta si associa una minore incidenza di carie.



Dove si trova la vitamina D?

Sono innumerevoli gli alimenti che ne contengono un discreto quantitativo: molti pesci come lo sgombro le sardine le aringhe o il "famigerato" olio di fegato di merluzzo! il burro,le uova i formaggi e piu' in generale il latte e i suoi derivati.
Non dimentichiamo pero' che anche l'organismo umano esposto ai raggi del sole per un periodo medio lungo produce quantitativi importantissimi di Vit. D per cui il consiglio che ci sentiamo di dire alle future neo mamme è quello di esporsi con attenzione ma con costanza alla luce solare magari associandola ad una sana passeggiata quotidiana.

Riferimenti bibliografici:Vitamina D in gravidanza e carie nei nascituri

giovedì 9 luglio 2015

Nefropatie e salute del cavo orale

Un recente studio svedese curato dal Dott. Giovanni Strippoli della Diaverum Academy  ha evidenziato come una scarsa salute dentale è associata ad un aumento del rischio della mortalità per fatti cardiovascolari nei pazienti in emodialisi per nefropatie terminali. Al contrario una buona igiene orale è associata ad una migliore sopravvivenza complessiva.

Lo studio presentato nel 2014 al 51esimo congresso dell'
European Renal Association European Dialysis and Transplant Association    ha preso in esame 4320 pazienti adulti tutti in dialisi; il follow up mediano è stato di circa 22 mesi.
Durante il periodo controllato si sono verificate 650 morti delle quali 325 per cause cardiovascolari. 

Nella analisi effettuata è risultato evidente come il rischio di morte aumentava in maniera molto significativa nei pazienti totalmente e parzialmente edentuli, nei pazienti con piu' di 12 denti cariati.
Nei soggetti dentati,spazzolare regolarmente i denti, usare il filo interdentale,sostituire lo spazzolino ogni 3 mesi e dedicare almeno 2-3 minuti al giorno nell'effettuare pratiche di igiene orale si associava ad una migliore sopravvivenza.

Lo studio ORAL-D dimostra, per la prima volta, una associazione forte, consistente ed indipendente tra scarsa salute orale e mortalità nei pazienti in emodialisi, e tra specifiche pratiche di igiene orale e una migliore sopravvivenza. Tali rilievi sottolineano il bisogno di investigare gli effetti delle pratiche di salute orale,su tali pazienti, mediante studi di intervento.


Riferimenti bibliografici: Studio Oral-D

giovedì 10 aprile 2014

Destrimano o Mancino ed eruzione dentaria

Recenti studi  avanzano la teoria  di una possibile influenza della eruzione dentaria con la predominanza destrorsa o mancina della funzione motoria.







In particolare un recentissimo studio (link) è stato evidenziato che se la prima permuta dentale compare o è più precoce nell’emiarcata destra, il bambino tende a essere destrorso. Al contrario, quando la sostituzione inizia nell’emiarcata sinistra, il bambino tende a essere mancino.



Nella valutazione del modello di dentizione è stata effettuata una visita odontoiatrica per determinare il tipo di dentatura (mista o decidua) e l’ordine di eruzione confrontando entrambi i lati. Il predominio di una parte del corpo rispetto all’altra ,cioè lo status di destrorso o sinistrorso  è stato determinato utilizzando i criteri stabiliti da diversi specialisti in pedagogia e psicologia infantile; in particolare per la valutazione della mano predominante è stato utilizzato il metodo di quale mano venisse usata spontaneamente e d’istinto dal bambino per effettuare determinate azioni come tirare una palla o raccogliere un oggetto, cancellare con una gomma, spazzolare i denti, usare il pettine e inserire oggetti in una scatola. Per la valutazione del piede predominante invece sono state utilizzate azioni come tirare una palla per far  goal, recuperare una palla da sotto il tavolo e colpire la palla stessa.

Per la valutazione della lateralità oculare è stato osservato  quale occhio fosse il prediletto dal bambino per guardare attraverso un buco in un foglio o in una serratura. Infine, la valutazione della lateralità dell’orecchio è stata condotta ascoltando da un telefono cellulare.

In definitiva dai risultati di questo studio si può estrapolare che l’ordine di eruzione dentale può essere utilizzato come un ottimo parametro nella determinazione di lateralità motoria del paziente. La lateralità dell’eruzione dentaria risulta fortemente correlata alla lateralità della mano predominante.

Si attendono nuovi studi ed approfondimenti che possano confermare il legame e spiegarne anche alla luce degli aspetti genetici i motivi di questa correlazione.


Dott. Luigi Ziaco

lunedì 30 settembre 2013

Aggiornamenti in tema di scovolini interdentali


Le case produttrici di dispositivi per l'igiene orale domiciliare investono molte risorse nella innovazione per offrire prodotti sempre migliori ed efficienti al fine di soddisfare i bisogni degli utilizzatori. La maggior parte di questi dispositivi hanno pochi ma significativi cambiamenti rispetto ai precedenti ma che facilitano il loro utilizzo e migliorano la efficienza di igiene.


 
Prendiamo in considerazione oggi le novità proposte in fatto di scovolini da tre delle aziende produttrici leader sul mercato.

La TePe è una nota azienda svedese che produce già scovolini originali ed originali extra soft da anni e che ha trovato il successo sia del personale sanitario odontoiatrico che degli utilizzatori per la qualità dei prodotti immessi in commercio.
Ultimamente la TePe è uscita con un nuovo prodotto: lo scovolino angolato.
Questo nuovo tipo di scovolino è angolato per ottenere un accesso eccellente in tutti gli spazi interdentali;la testina snella e angolata facilita l’uso tra i denti posteriori e dall’interno verso l'esterno del cavo orale. Il manico lungo e piatto, inoltre, fornisce una presa ergonomica e rende più facile maneggiarlo.


Tutti i modelli dispongono di un manico colorato in base alla misura, esso è piatto per avere una presa più stabile; variano dal manico lungo di TePe angle al manico corto degli scovolini originali ed extra soft con estensione ed il cappuccio di plastica, che può essere utilizzato per proteggere lo scovolino ma anche come estensione del manico. E' Disponibile in sei misure.

Un'altra azienda molto attiva sul mercato dei dispositivi di igiene è la Curaden che commercializza diversi marchi tra cui la Curaprox
La gamma degli scovolini Curaprox è composta da ben 21 tipi per offrire ampia scelta sia sulla dimensione che sulle forme in base alla tipologia degli spazi interdentali ( ogni misura ha un colore diverso come anche accade per i TePe).

I vari modelli si suddividono in:
curaprox plus cps prime che sono ultra sottili e molto resistenti per gli spazi interdentali più stretti.
curaprox plus cps regular dotati di un'anima metallica resistente molto indicati per spazi interdentali più ampi (pazienti con patologie parodontali e anatomia modificata della papilla) curaprox plus cps soft & implant utili con spazi interdentali ampi, gengive sensibili a causa di interventi come impianti;.
curaprox cps strong & implant che sono lunghi e flessibili molto utili per strutture protesiche complesse, facilmente modellabili e curvabili che vanno a pulire anche le zone più profonde e difficili.  



Infine la IDECO col suo marchio Plakkontrol ha recentemente immesso sul mercato un Innovativo scovolino monouso flessibile, ideale per una pulizia interdentale sicura e piacevole. 
Senza parti in metallo, è particolarmente adatto per asportare placca e residui di cibo dagli spazi interdentali esercitando un’azione massaggiante che stimola la micro-circolazione sanguigna dei tessuti gengivali.

L’anima è realizzata in materiale plastico flessibile e le setole sono morbide in gomma; Plakkontrol Brush & Clean è lo strumento ideale per sostituire l’utilizzo dello stuzzicadenti, un’abitudine del dopo pasto ancora assai radicata, ma potenzialmente pericolosa. 
Le setole di Plakkontrol Brush & Clean, sono realizzate in TPE (innovativo polimero morbido ed ecologico perché riciclabile) sono arricchite con Fluoruro di Sodio, per prevenire efficacemente la formazione della carie tra dente e dente.
A nostro modo di vedere questo ultimo dispositivo è utile in casi particolari quando non possiamo portarci appresso il nostro kit di igiene o dopo un pasto frugale fuori di casa.
Non devono ,comunque, sostituire gli scovolini classici ma essere soltanto un aiuto in caso di impossibilità ad usare i secondi.

Dott. Flavio Bellini
Igienista Dentale



martedì 10 settembre 2013

Prevenzione ed igiene orale in gravidanza

Introduzione

Nel corso della gravidanza tutte le cure prestate alla futura mamma hanno lo scopo di mantenere uno stato di salute ottimale, aumentando così le probabilità che alla nascita il bambino sia sano; è quindi fondamentale  un approccio multidisciplinare, combinando le conoscenze e abilità di diversi specialisti come ginecologi, ostetriche, odontoiatri e igienisti dentali.
Durante i nove mesi di gestazione , oltre alle molte faccende di cui prendersi cura, la futura mamma dovrà salvaguardare anche la salute dei suoi denti e quelli che spunteranno poi a suo figlio.
Fondamentale a tal riguardo è il dedicare un poco piu' di tempo alla igiene orale domiciliare e far attenzione alla alimentazione.





Modificazioni del cavo orale durante la gravidanza

Gli elevati livelli di estrogeni circolanti ,durante la gestazione,causano alcune modifiche della mucosa orale, come ispessimento, aumento della desquamazione e della vascolarizzazione.
La risposta gengivale a quelli che sono i fattori locali – placca batterica, tartaro, ricostruzione e protesi debordanti – risulta alterata facilitando la comparsa di edema, aumento di volume e sanguinamento, sino alla comparsa di forme specifiche di parodontopatia che tendono normalmente a regredire al termine della gravidanza, come la gengivite e l’epulide gravidica.
Queste reazioni gengivali sono osservabili di norma a partire dal secondo mese di gestazione.Tali problematiche sono sovente acuite dal vomito spesso presente nei primi mesi di gravidanza e dall'iperacidità gastrica piu' frequente invece negli ultimi mesi.
Non è provata la correlazione tra pazienti in gravidanza e alterazioni gengivali rilevanti quando vengono messe in atto tutte le misure di igiene orale domiciliare previste e si riscontrano buone condizioni dei tessuti parodontali.

Al contrario, in presenza di modificazioni fisiologiche proprie della gravidanza e di incremento degli ormoni femminili circolanti, le scarse condizioni di igiene orale, che determina la formazione di depositi di placca e tartaro, e fattori locali favorenti, possono aumentare la probabilità di alterazioni infiammatorie a causa dei tessuti gengivali.
Recenti studi hanno evidenziato una stretta correlazione tra la malattia parodontale ed il rischio di parto prematuro probabilmente a causa della azione delle tossine batteriche che possono raggiungere la placenta e stimolare una risposta infiammatoria cronica che a sua volta stimola la prematurità del parto.


La salute orale durante la gravidanza

Durante la gravidanza denti e gengive hanno bisogno di attenzioni particolari.
Lavarsi i denti e usare il filo interdentale regolarmente, seguire una dieta bilanciata e andare dal dentista con regolarità, aiuterà a ridurre il rischio di problemi odontoiatrici che spesso accompagnano la gravidanza.

Importante è il ruolo dell’igienista dentale durante la gravidanza, che deve istruire e motivare ad una corretta igiene orale domiciliare la paziente e a sottoporsi a 3-4 controlli odontoiatrici nell’arco della gestazione, in modo da prevenire la comparsa di patologie parodontali e cariose.
Il nostro Studio ha elaborato un protocollo,in accordo con le raccomandazioni dell'OMS e le linee guida del Ministero della Salute , che prevede visite di controllo periodiche,sedute di igiene professionale personalizzate accompagnate da fluoroprofilassi topica. 



Fluoroprofilassi in gravidanza

L’OMS ha accertato l’importanza di una corretta integrazione di fluoro durante la gravidanza a partire dal quarto mese, ossia da quando nel feto comincia a formarsi la gemma dentale, per rendere più forti e sani sia i denti da latte che i denti permanenti del bambino.
Il fluoro si può assumere dalla gravidanza fino al compimento dei 6 anni da parte del bambino, mediante compresse, disponibili in dosaggi da 0.25 e da 1 milligrammo. Esse vanno prese con le seguenti modalità: durante la gravidanza e l'allattamento al seno, 1 mg al giorno alla madre, dallo svezzamento in poi il bambino dovrà assumere 0,05 mg di fluoro al giorno per ogni chilo di peso corporeo.

Non tutto il fluoro che la futura mamma assume, perciò, arriva al feto. Un’ ampia serie di studi dimostra che su 1 mg di fluoro somministrato alla mamma, quello che arriva al feto è circa un quarto:
  • 0,25 mg attraversano la placenta
  • 0,25 mg si depositano nelle ossa della madre
  • 0,50 mg vengono eliminati dall’organismo materno per escrezione renale, azzerando qualsiasi rischio di sovradosaggio.  
Di conseguenza, il nascituro assume una dose sovrapponibile a quella che comincerà ad assumere dopo le due settimane di età.
Il dosaggio che abbiamo proposto sopra è per le mamme che non assumono fluoro in maniera significativa con l'acqua; se l'acqua assunta contiene fluoro a sufficienza è opportuno non assumerlo sotto forma di integratori perchè potrebbe essere addirittura dannoso.
Il nostro consiglio è , quindi, quello di parlarne col vostro Dentista e con l'Igienista di riferimento per poterlo dosare al meglio.


Conclusioni

Tutte le evidenze sembrerebbero dimostrare, quindi, come un corretto regime alimentare ed un’adeguata gestione della salute orale rappresentino un momento di primaria importanza per la salute, orale e globale, sia della gestante che del prodotto del concepimento.




Dott.ssa Claudia Villeggia

lunedì 6 maggio 2013

Il tartaro



Il tartaro è un insieme di depositi minerali formati per l’80% da sali inorganici come ad esempio i carbonati di calcio e per il restante 20% da altre sostanze; può trovarsi sia sulla superficie  dei denti ma anche sotto gengiva, quindi sulle radici. Il suo colore è molto variabile e va dal giallognolo al nero; il colorito giallognolo dipende dall’assunzione di alimenti e il nero che è quello che troviamo soprattutto sotto gengiva dipende dall’ossidazione del ferro presente nel sangue e che si va a depositare sul tartaro. Aderisce fortemente alle superfici dove si deposita e non può essere rimosso con la sola igiene domiciliare (spazzolino).

Come si forma e cosa causa?

Quando si mangia se non vengono rimossi totalmente i residui di cibo con le normali operazioni di igiene domiciliare si depositano a formare la placca batterica la quale ,con l'apporto dei sali minerali presenti nella saliva,si calcifica e da luogo a concrezioni di tartaro.  I tempi per la formazione del tartaro in genere cambiano da persona a persona e dipendono molto dal ph  e dalle caratteristiche della saliva che vanno a modificare la quantità e la velocità di formazione del tartaro. Come già detto all’inizio si può depositare oltre che sulle superfici dei denti anche sotto gengiva (nel solco gengivale) e,  mano a mano che si deposita aumenta l'infiammazione della gengiva e,negli individui predisposti,iniziano a formarsi le tasche parodontali nelle quali si depositano i batteri parodonto-patogeni che vanno a danneggiare le strutture di sostegno dei denti potendo  arrivare anche alla perdita degli elementi dentali stessi.

Le zone con maggiore deposizione di tartaro sono quelle in prossimità degli sbocchi delle ghiandole salivari, soprattutto nella zona linguale degli incisivi inferiori e dei primi molari superiori.


Per prevenire la formazione del tartaro è opportuno eseguire nel migliore dei modi e in modo costante (3 volte al giorno) le manovre di igiene orale domiciliare; però anche seguendo in modo ottimale le manovre igieniche il tartaro ,seppur piu' lentamente, tende a formarsi ed accumularsi; per questo motivo è opportuno sottoporsi a manovre di igiene orale professionale in un studio dentistico, per andare a decontaminare il cavo orale e ad eliminare tutte le formazioni di tartaro, anche sottogengivale. Le sedute di igiene orale professionali debbono essere eseguite con una certa regolarità ed una frequenza che dipende da tanti fattori ma soprattutto dalla propensione individuale a formare tartaro , al tipo di alimentazione e alla qualità della igiene orale.




Dott. Flavio Bellini.

martedì 16 aprile 2013

Lo spazzolino



Che cos'è e com'è formato

Lo spazzolino da denti è un presidio per l'igiene orale con il quale possiamo rimuovere la placca batterica dalla superficie dei denti e dal margine gengivale.Esso inoltre ci permette di tenere pulita la lingua.

È formato da un manico di dimensioni variabili e da una testina anch'essa di grandezza variabile sulla quale sono posizionate delle setole che possono essere formate da fibre sintetiche o da fibre naturali (ormai poco in uso e non consigliate).



Un po' di storia...

Il primo spazzolino individuato della storia risale al 3000 a.C., ed era un semplice bastoncino di ramoscello da masticare; ma si usavano anche ossa di animali e piume di uccello... Il primo spazzolino ad essere brevettato fu in America nel 1857 con manico in osso e peli di cinghiale usati come setole inserite in dei fori; le setole naturali poi vennero sostituite da setole con fibre sintetiche in nylon nel 1938, perchè le setole formate da fibre di origine animale trattenevano batteri e cadevano dal manico, quindi non erano ideali.



Spazzolini manuali ed elettrici

Ad oggi esistono molti modelli di spazzolini sia manuali che elettrici, il più comune ed economico è quello manuale. Alcuni studi dimostrano che la maggior parte degli spazzolini elettrici non risultano essere più efficaci di quelli manuali; la cosa più importante è come viene effettuato lo spazzolamento, molto più della scelta dello spazzolino.

Gli spazzolini elettrici hanno una batteria integrata ricaricabile; i principali movimenti della testina sono di rotazione ed oscillazione. Molti dei modelli di spazzolini elettrici possiedono anche sulla base di ricarica un timer che aiuta le persone a spazzolare i denti per il tempo necessario (2 minuti), ed alcuni hanno anche degli smile sullo schermo per incoraggiare a lavare i denti in modo ottimale.

Anche di spazzolini manuali ce ne sono svariati modelli, con diverse forme e dimensioni sia per quanto riguarda il manico e la testina, ma anche per quanto riguarda le setole, ma
come detto in precedenza la cosa più importante è il modo in cui vengono spazzolati i denti e non tanto il tipo di spazzolino.Le dimensioni della testina sono invece molto importanti perchè non tutte le arcate dentarie hanno la stressa forma e dimensioni e quindi è importante che l'odontoiatra o l'igienista dentale consiglino la testina piu' adeguata per ognuno di noi.Anche l'orientamento delle fibre ha una sua importanza legata alla capacità di entrare meglio negli spazi interdentali.



Frequenza di detersione e di sostituzione

Per quanto riguarda l'igiene orale domiciliare, i denti andrebbero spazzolati 3 volte al giorno, le più importanti sono 2, la mattina e la sera. La sera è fondamentale in quanto  durante la notte i meccanismi di auto-detersione dei denti con la lingua, la saliva e la mucosa orale sono molto ridotti; Lo spazzolino deve essere sostituito ogni 2/3 mesi perchè le setole si usurano e non svolgono più la loro funzione di detersione in maniera corretta.





Dott. Flavio Bellini
Igienista dentale