sabato 12 gennaio 2013

Alitosi

Cos'è l'alitosi?

Con il termine alitosi si intende l’odore sgradevole dell’aria emessa dal cavo orale, sia in espirazione che in fonazione, indipendentemente dal sito in cui le sostanze vengono prodotte. 
 L’alitosi può manifestarsi transitoriamente (parafisiologica) correlata ad alcuni momenti di vita quotidiana, oppure può essere patologica, causata da una serie di patologie locali o sistemiche. Già da tempi antichi l’uomo è venuto a conoscenza del fenomeno dell’alitosi, è possibile trovare riferimenti sulle cause e sui possibili rimedi dell’alitosi nella letteratura dei Greci e dei Romani, esistono riferimenti anche nell’antico testamento, nei testi ebraici, islamici ed orientali. L’uso di materiali per pulire i denti, per rinfrescare l’alito non è un concetto moderno, si hanno testimonianze di dentifrici già dal 4000 a.C.

L’alitosi costituisce un serio inibitore di contatti interumani, la repulsione provocata dalla stimolazione olfattiva, è tra le più forti e costituisce un limite alle possibilità di successo in molte circostanze della vita. Si parla di alitosi vera quando il cattivo odore emesso dalla bocca è un reale problema che può essere diagnosticato sia con misure organolettiche che con mezzi fisico-chimici. Con il termine pseudoalitosi, invece, ci si riferisce a situazioni in cui il cattivo odore in realtà non è presente, non è percepibile dall’esaminatore e non può essere investigato con le varie metodiche strumentali, ma nonostante questo il paziente continua ad avvertirlo e a segnalarlo. Se anche in seguito ai vari approcci terapeutici, il paziente è convinto di soffrire del disturbo nonostante la negatività dei risultati diagnostici, la diagnosi sarà quella di “alitofobia”. L’alitosi vera viene poi suddivisa in parafisiologica e in alitosi patologica. Nella parafisiologica, anche detta transitoria, il disturbo è temporaneo e può essere presente in tutta la popolazione nei vari momenti della giornata; si può ricondurre a specifici fattori quali il consumo di alimenti alitogeni (aglio, cipolle, alcune spezie), l’assunzione di alcool o di alcuni farmaci, può essere anche legata a comportamenti particolari. Questa condizione è anche indicata come alitosi del mattino, o nelle condizioni che determinano una riduzione del flusso salivare tale da alterare l’equilibrio fisico-biochimico orale, e favorire la produzione dei composti volatili solforati che sono responsabili del cattivo odore. Essa non impedisce al paziente di condurre una vita normale, generalmente ha la sua origine sul dorso della lingua e non ha bisogno di nessun trattamento se non di un’accurata igiene orale: è più un problema locale che una condizione legata alla salute.
 Al contrario, l’alitosi patologica è permanente, non viene risolta dalle semplici manovre di igiene orale, e potrebbe impedire al paziente di condurre una vita normale; in questo caso l’alitosi deve essere trattata e i vari approcci terapeutici dipendono dall’origine del cattivo odore. E’ necessaria, quindi, una completa e corretta anamnesi che permette di ricondurre il problema a patologie che riguardano solo il cavo orale oppure che coinvolgono l’organismo nel suo insieme. Non va dimenticato che il cavo orale è parte integrante dell’apparato respiratorio e del digerente, per questo le caratteristiche dell’alito ne vengono influenzate, e viene influenzato anche dalla dieta, dalle condizioni sistemiche dell’individuo ed infine dal metabolismo sistemico di alcuni farmaci e cibi.
L'alitosi patologica è stata infine suddivisa in:
orale: l’origine della condizione è nel cavo orale o sul dorso della lingua, i batteri anaerobi metabolizzano le proteine, derivanti dai residui di cibo, cellule e saliva, in aminoacidi. Questo processo è seguito da un’ulteriore degradazione, sempre ad opera del metabolismo batterico, di alcuni aminoacidi in sostanze maleodoranti, come composti solforati volatili (VSC) (acido solfidrico, metilmercaptano, dimetilsolfuro), acid organici grassi (acido propionico, butirrico,valerico), composti aromatici volatili (indolo, scatolo, piridine) e ammine (putrescina e cadaverina). La principale causa è rappresentata dalla degradazione batterica degli aminoacidi solforosi (cisteina e metionina) in composti solforati volatili.Tali batteri possono essere presenti sulla lingua ,sui denti o sulle gengive.

Nicchie ecologiche ideali per i batteri 

extra-orale: l’origine della condizione patologica è fuori dal cavo orale (vie respiratorie alte e basse, apparato digerente, disordini sistemici). Nell’alitosi di origine orale rientrano: fattori locali di origine patologica (carie,gengiviti,parodontite, stomatiti, tumori); fattori locali di origine non patologica (scarsa igiene orale, fumo, patina linguale). 
Nell’alitosi extra-orale rientrano: fattori sistemici di origine patologica (diabete mellito, insufficienze renali ed epatiche, infezioni polmonari); fattori sistemici di origine non patologica (aglio, cipolla, che vengono immessi nella circolazione sistemica e volatilizzati attraverso gli alveoli polmonari); somministrazione e metabolismo sistemico di farmaci (antineoplastici, tranquillanti).
 

Batteri orali 

L’alitofobia è una condizione su base psicopatologica in cui il paziente lamenta la presenza di alito cattivo, che non è oggettivamente rilevabile o riferita da altri. I pazienti alitofobici considerano inutili i trattamenti rivolti alla correzione dell’alitosi, come l’adozione di opportune misure di igiene orale o alimentare, e si rivolgono dallo specialista per sottoporsi a indagini cliniche.

Igiene orale e non solo dei denti

Al fine di combattere l’alitosi risultano particolarmente indicati la pulizia regolare della lingua, la pulizia dentale ed  interdentale associata all’utilizzo di dentifrici e collutori contenenti diversi ingredienti attivi, come la combinazione di floruro amminico e floruro stannoso, lattato di zinco;la combinazione floruro amminico/floruro stannoso neutralizza i batteri causa del cattivo odore nel cavo orale liberando ioni stannosi attivi che ne inibiscono il metabolismo.
Accanto alla igiene orale domiciliare rivestono primaria importanza le sedute di igiene orale professionale e  la visita odontoiatrica che permette di diagnosticare la presenza di patologie orali e/o dentali che una volta curate portano alla risoluzione del problema.

Dott. Flavio Bellini 
Igienista dentale




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